
La Basilica di Santa Francesca Romana sorge in un luogo centralissimo e fondamentale per la Roma antica e moderna: il Foro Romano. Di conseguenza mi viene molto facile passare vicino alla chiesa, nel corso di uno dei miei tour nel centro politico, e non solo, dell'Urbe degli imperatori. Ma anche quando ho la possibilità di entrare rimango sempre sbalordito dall'idea di come questa basilica sia un simbolo perfetto dell'evoluzione che Roma ebbe, dal punto di vista architettonico, storico e religioso. Un'evoluzione che rende questa città, a tutti gli effetti, la Città Eterna.
Originariamente questo luogo di culto cristiano si chiamava Santa Maria Nova per differenziarla da un'altra chiesa, Santa Maria Antiqua, che sorgeva (recentemente riaperta e che consiglio di visitare) sulle pendici del Palatino. La Basilica di Santa Francesca Romana fu fondata da Leone IV nel 850 d.C., giusto tre anni dopo il seppellimento, causa terremoto, di Santa Maria Antiqua. Fu, dunque, un modo per non perdere "contatto" con quel Foro Romano che rappresentava l'Urbe stessa. Una chiesa così antica non poteva non subire cambiamenti e modifiche che, nel corso del secoli, ne hanno plasmato la bellezza e la poliedricità. Ancora oggi è possibile vedere, ad esempio, alcuni dei resti architettonici (soprattutto tarsie marmoree) proveniente dall'antico tempio romano di Venere e Roma, su cui l'attuale basilica poggia (un classicissimo esempio di riciclo e riuso di materiali antichi). Nel corso del Medioevo, poi, la chiesa fu retta dai Canonici Regolari da Lucca e poi dai benedettini. Oggi, nelle gallerie che corrono attorno il bellissimo chiostro medievale, vi è installato l'Antiquarium del Foro. Si tratta di un luogo unico al mondo poiché è possibile ammirare delle testimonianze archeologiche, alcune davvero arcaiche, ritrovate nel corso degli scavi nell'area del Foro. A parte questo, però, vorrei citare il motivo per cui, oggi, questa basilica è dedicata a Santa Francesca Romana. Siamo nel 1440, quando la santa venne tumulata qui. Chi era codesta Francesca? Chiamata "Ceccolella", fu un grande esempio di fede, di rispetto e di misericordia. A soli 12 anni fu costretta a sposare un uomo della famiglia dei Ponziani. Nonostante questo matrimonio d'interesse, che la unì ad una famiglia nobile, la giovane Francesca aveva una sola idea in testa: fare del bene. Si narra, dunque, che casa Ponziani fosse sempre piena di poveri, indigenti ed ammalati, a cui la pia Francesca dava una mano come poteva. Immaginate le diatribe ed i litigi accorsi tra lei ed il marito, oltre che il padre di lui...a parte questo, e nonostante questo direi, lei riuscì a dare tre figli al marito, due dei quali però non sopravvissero a lungo. Solo uno, tal Battista, ebbe per un poco maggior fortuna, fino a che lui stesso non si ammalò di peste. Francesca, sempre portare a portare gioia ed aiuto agli ammalati, si prodigò soprattutto con il figlio, riuscendo anche a guarirlo.
Il suo massimo sacrificio, però, fu di aver contratto essa stessa la peste, che la porterà alla morte. Una storia triste forse, ricca di carità e misericordia cristiana, che ha portato comunque la basilica a lei dedicata al centro dell'attenzione. Una storia che ha permesso di rinominare questa chiesa in onore di una santa che divenne un chiarissimo esempio di virtù cristiana, talmente potente che il suo ricordo vive all'interno di questa basilica vista, forse distrattamente, dai milioni di visitatori che annualmente visitano il Foro Romano. Ma fidatevi se vi dico che non dovreste lasciarvi scappare questa chiesa…