Questo è il celeberrimo ritratto di Innocenzo X (conservato nella Galleria Doria-Pamphilj di Roma) ad opera di Diego Velasquez, realizzato nel 1650 dal celebre pittore spagnolo di corte, specializzato nei ritratti. Un'opera pittorica incredibile per la ricerca dei dettagli, per il naturalismo ma anche per molte  altre curiosità che sto per raccontarvi qui. Pronti?

Intanto si può dire che, in un certo senso, proprio questo ritratto, che sembra dare anche una chiara impronta psicologica al soggetto rappresentato, portò Velasquez a divenire un vero maestro nel genere della ritrattistica, sicuramente molto apprezzato nelle corti europee. Tutto concorre, infatti, non solo a raffigurare con realismo il pontefice Innocenzo X (il quale regnò nella metà del Seicento), ma anche a delinearne un quadro caratteriale e psicologico, oltre che a descriverne la potenza e l’eleganza, la ricchezza e le virtù. E vediamo, ad esempio, la magnifica sedia imbottita di quel rosso vivo che ci rimanda subito ad un senso di potere, per non parlare dei due magnifici pomelli, scolpiti e rifiniti. Innocenzo X, inoltre, tiene in mano una lettera su cui possiamo leggere: "Alla Santà di N.ro Sign.re / Innocentiox/ per Diego de Silva / Velàzsquez de la Camera di S. M.tà Catt.ca". Il grado di estremo naturalismo raggiunto dal Velasquez lo troviamo anche nella mozzetta, la mantellina bianca dei pontefici che ricade sulle gambe di Innocenzo X. Tramite pennellate veloci, il pittore spagnolo è riuscito comunque a trovare un estremo realismo.

Ma ora andiamo ad osservare meglio il volto del papa, quel volto che ci dice tantissimo sul carattere del soggetto raffigurato. Le rughe profonde e le pieghe del volto, unito all’incarnato ed alla labbra, ci fanno vedere come davvero il pontefice fosse. Ma soffermiamoci sullo sguardo, quegli occhi che sembrano quasi scrutare gli osservatori. Nonostante il capo sia voltato verso destra, lo sguardo invece punta di su noi. Ecco, questi occhi ci stanno dicendo tutto del carattere di Innocenzo X, un uomo che è passato alla storia per essere un poco burbero, svelto all’ira e lento al perdono, un uomo che si fece molto influenzare da Donna Olimpia Maidalchini, grande protagonista delle vicende romane nel corso della metà del Seicento a Roma. Un Papa che, però, sapeva leggerti dentro, sapeva essere magnanimo ma anche duro. E tutte queste caratteristiche le ritroviamo in quegli occhi, magistralmente raffigurati dal Velasquez.

C’è anche da dire come, quando il pittore presentò l’opera al suo committente, Innocenzo X storse un poco il naso. A suo dire, a quanto pare, l’opera era talmente realistica da raffigurare il pontefice sotto molteplici luci, con i suoi pregi e difetti. E fu, forse, proprio a causa di uno di quest’ultimi che Innocenzo X, inizialmente, quasi rifiutò l’opera pittorica: era così intenso che anche lui, in quel suo severo cipiglio, ravvisò troppa rabbia e durezza. Dunque questa è forse il capolavoro dell'intera galleria, l'opera più conosciuta, ma è certo che venendo qui potrete entrare in contatto con altri grandi maestri del passato, come ad esempio Caravaggio. E se volete saperne di più su una delle tele del celebre artista ribelle esposte nella Galleria Doria-Pamphilj di Roma, clicca qui...