Riprendendo il discorso fatto l’ultima volta in merito alla fantastica area sotterranea al di sotto della Chiesa di Santa Maria in via Lata a Roma, andiamo ora a vedere quali sono le sue peculiarità storiche e religiose.
Numerose sono le fonti letterarie che parlano di questi vani che, sin dall’epoca medievale, furono trasformati in un luogo di culto, diaconia o anche monastero. Ma, inoltre, qui le tradizioni si sprecano davvero! Alcune fonti affermano che qui abitò San Luca e che sempre qui il santo abbia provveduto a creare le sue immagini acheropite (la tradizione si rafforzò con la scoperta di un dipinto raffigurante la Madonna, risultante però del XIII secolo). Secondo altre versioni San Paolo venne qui, abitando per qualche tempo ed ispirato dagli Angeli per la stesura di alcune delle sue famose Lettere. Oppure sempre San Paolo avrebbe vissuto qui, ma sotto stretta custodia di un soldato romano. Una sorta di prigionia rappresentata dalla colonna in foto, su cui il santo sarebbe stato legato con delle catene, con delle lettere intagliate lungo il fusto che dicono Verbum Dei non est alligatum ("La Parola di Dio non può essere incatenata"). Oppure, secondo altre versioni ancora, qui si sarebbe nascosto addirittura San Pietro, ospitando anche altre personalità di spicco del clero romano, ed utilizzando questi vani come sue sede ufficiale. Anche i tre successori di Pietro, altri pontefici, pare che abitassero qui, rendendo quest’area come la prima sede ufficiale del papato a Roma!
Numerose furono le persone qui battezzate, anche grazie all’intervento divino quando un Angelo scese dal cielo per indicare a San Pietro dove trovare un pozzo da cui ricavare acqua. Non mancano poi le numerose testimonianze pittoriche, ritrovate in frammenti nel corso degli scavi. Oggi tutti gli affreschi sono conservati al Museo di Crypta Balbi a Roma ma la diversa datazione degli stessi attestano come l’area fosse viva, e rimasta tale, per molto tempo. Insomma, tutto da vedere!