Quando si parla di musei a Roma si pensi, immediatamente, ai Musei Vaticani o ai Musei Capitolini, tanto per citarne due. In realtà la Città Eterna è piena di aree museali, e alcune sono molto, molto interessanti. Oltre che particolari. Da guida turistica locale non posso esimermi dal descrivervi qualcosa di curioso che merita un'attenzione particolare. Mi trovo nel complesso di Santo Spirito in Sassia, storico ospedale romano a pochissimi passi da San Pietro. Ed è qui, in questo storico e centenario edificio, che trova la sua sede l'affascinante Museo Storico Nazionale dell'Arte Sanitaria. Scopriamolo assieme.
Inaugurato nel 1933 sorge sulle ceneri del primigenio museo anatomico, sorto negli anni ‘20 del secolo scorso, il quale aveva uno scopo prettamente didattico. Vari attori pubblici e privati collaborarono assieme per raggiungere a quello che è il museo moderno, che viene ospitato nell’edificio di Santo Spirito in Sassia sin dal 1929. Capito questo, andiamo a vedere qualcuna delle chicche esposte nelle varie sale del museo, il quale raccoglie pezzi unici, appartenenti a varie epoche. Ad esempio nella Sala Flajani, che ancora raccoglie una delle collezioni anatomiche più complete in Europa, troviamo straordinari corpi e corpicini, anche di feti, perfettamente conservati in cui si possono notare deformazioni scheletriche e non solo. Certamente sono delle visioni abbastanza forti, ma si pensi che qui, in questa sala, sono esposti modelli anatomici seicenteschi e settecenteschi, modelli che presentano alterazioni fisiche di vario genere, dalla bicefalia alla sifilide. Non è un bello spettacolo, certamente, ma questi modelli sono unici nel loro genere, perché è anche attraverso di essi che la medicina moderna fece i suoi primi, importantissimi, passi. Nella Sala Capparoni (storico medico italiano che si fece in quattro per aprire il primigenio museo anatomico), invece, possiamo entrare in contatto con straordinari ex voto di epoca romana ed etrusca, oltre a recipienti e flaconi contenenti sostanze quali l'olio di scorpione o, ancora, una macchina per l'elettroterapia del XIX secolo. Addirittura in questa sala si trova una stele funeraria di un medico vissuto nel II secolo d.C., e che lavorò alla corte dell'imperatore Adriano. Ulteriore esempio della ricchezza e varietà di questa particolarissima collezione. In altre sale troviamo una preziosa libreria in noce di tre secoli fa contenente più di diecimila stampe e riviste mediche e sanitarie, senza dimenticare, inoltre, la ricostruzione fedele, con tanti di alcuni strumenti originali, di una farmacia del Settecento.
Questo breve excursus fa comprendere come Roma sia piena di curiosità e di tesori nascosti, alcuni anche macabri, a volte, ma che rendono l'idea di quanto ricca sia la Città Eterna. Si pensi anche ai strumenti o oggetti dal vago gusto macabro, come una mano di una bimba metallizzata, di cui ancora non ne conosciamo il procedimento, seghe per amputazioni e strumenti simili, presenti nel Museo Storico Nazionale dell'Arte Sanitaria. Questo museo mi ricorda un'altra area espositiva inerente la medicina, ospitata nella Città Universitaria dell'Università La Sapienza di Roma, di cui potete leggere qui. Comunque sia anche questo museo dell'arte sanitaria rappresenta una piccola chicca, qualcosa che val la pensa conoscere e visitare per approfondire, qualora lo si voglia, un elemento fondante per il genere umano: la medicina e la salute. Ecco, dunque, una delle tante sorprese di Roma!