Questa è una ricostruzione, un po' fantasiosa ma che può rendere l'idea, che ci fa comprendere come il Colosseo, nel corso dei secoli, sia sempre stato il protagonista indiscusso della vita di Roma e dei Romani. Siamo nel XII secolo, un periodo turbolento per la città, a causa dei numerosi sconvolgimenti politici di cui papi e, soprattutto, famiglie e clan nobili, si rendevano protagonisti. Un momento in cui i Romani non potevano vivere in pace, considerando che i diversi potentati amavano farsi la guerra tra di loro pur di prendere il controllo della città. E, come spesso accadeva, non disdegnavano certo la fortificazione di uno o più complessi, al solo scopo di difendersi meglio dagli attacchi delle famiglie rivali.
Celebri furono i casi del Teatro Marcello o della fontana monumentale del Septizodium, collocata lungo l’attuale Via di San Gregorio, a ridosso del Circo Massimo. Entrambi gli edifici antichi furono occupati da famiglie baronali e potenti che le riutilizzarono come fortezza, oltre che per sottolineare il prestigio di tali clan che potevano permettersi di abitare e riutilizzare monumenti antichi. A volte, però, capitò che qualcuno puntò davvero in alto, come fecero i Frangipane, all'epoca famiglia nobile di tutto rispetto e molto potente, che penetrò nel Colosseo e lo...fortificò! Il celebre anfiteatro, per un certo periodo, fu trasformato in un castello, una fortezza inespugnabile al cui interno membri della famiglia Frangipane abitarono, controllando il simbolo stesso di Roma! Immaginate, dunque, la valenza politica e simbolica dell'impresa! Si narra che, tra l'altro, tutti coloro che si ritrovassero a passare nei pressi del Colosseo, fossero bersagliati di pietre e, addirittura, frecce.
Un Colosseo divenuto un castello a tutti gli effetti, con alcune delle arcate inferiori e non solo che furono murate: i resti di tali fortificazioni rimangono ancora oggi per mezzo di alcuni dei fori ben visibili sui pilastri in travertino dell’edificio. Niente di nuovo, tra le altre cose, perché nel corso dei secoli sbandati, poveri, mendicanti, prostitute, seguaci di Satana o di ordini e culti oscuri, presero il Colosseo come loro sede, casa, santuario, a seconda delle tradizioni e delle leggende. Tra l’altro nel 1332 il Colosseo fu utilizzato, per un breve lasso di tempo, come arena per ospitare spettacoli e giochi con i tori (più o meno con l'intento di rievocare le antiche venationes), rendendo il monumento, per un’ultima vera volta, l’arena per cui fu concepita. E questo grazie al fatto che il Colosseo fosse diventato una vera proprietà privata. Insomma, se duemila anni fa l'Anfiteatro Flavio era il simbolo per eccellenza della romanità e del divertimento, nel corso dei secoli (ben oltre il Medioevo), si trasformò in tante altre cose, un oggetto la cui funzione si modificò in continuazione in base al periodo storico. Come per dire che il Colosseo, nel bene o nel male, è sempre stato il protagonista di Roma!