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   Gianluca Pica
 


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GLI AMICI E LE RUBRICHE DI UNA GUIDA TURISTICA A ROMA

 

 

Annibale Carracci e Caravaggio: classicismo e naturalismo a confronto

Siamo a Roma, nel settembre del 1600, quando monsignor Tiberio Cerasi, tesoriere generale di papa Clemente VIII, affida l’incarico di decorare la propria cappella di famiglia in Santa Maria del Popolo a due degli artisti più richiesti del momento. Occasione senza precedenti e mai più bissata, Annibale Carracci e Caravaggio si trovano a doversi confrontare direttamente, lasciandoci in eredità uno dei capolavori inaugurali dell'arte barocca.

 

L’imitazione del “vero naturale”​

Tra la fine del 1500 e l’inizio del 1600, in piena epoca tardomanieristica, Annibale Carracci e Caravaggio si fanno promotori di un radicale rinnovamento artistico, assumendo posizioni antitetiche seppur complementari. Ciò che li accomuna è la volontà di un ritorno alla natura e alla verosimiglianza delle storie narrate, oltre che una condivisa cultura di stampo settentrionale.

 

 

L'assunzione di Annibale Carracci

A. Carracci, Assunzione della Vergine, Cappella Cerasi in Santa Maria del Popolo, Roma – Photo Credits: web​

Nell’Assunzione della Vergine, Carracci coniuga l’esempio desunto dalla statuaria antica e da Raffaello con una tecnica pittorica capace di conferire verosimiglianza all’ideale. Le braccia levate al cielo della Vergine Assunta sembrano voler coinvolgere il fedele, mentre gli apostoli – fra cui emergono in primo piano san Pietro e san Paolo – assistono con meraviglia e stupore all’evento miracoloso.


Annibale Carracci e Caravaggio, un dialogo intenso e senza precedenti

Diverso l’approccio di Caravaggio, i cui dipinti raccontano i drammi dell’umanità, i conflitti morali che ci attanagliano, la perpetua lotta tra il bene e il male. La sua spregiudicata esigenza di verità conduce ad uno sconvolgente rinnovamento artistico, che relega in secondo piano gli ideali della bellezza e della forma.

La crocifissione di San Pietro di Caravaggio

Caravaggio, Crocifissione di san Pietro, Cappella Cerasi in Santa Maria del Popolo, Roma – Photo Credits: web​

Nonostante i linguaggi adottati dai due artisti siano profondamente diversi, la Cappella Cerasi si presenta come un unicum estetico. I dipinti caravaggeschi, che oggi è qui possibile ammirare, sono in grande sintonia con l’opera del Carracci e con la gestualità della Vergine: mentre Pietro apre le braccia sulla croce e, nel suo dolore, si rivolge in direzione della Vergine dell’altare, quasi in un’accorata supplica, Paolo (Saulo di Tarso) tende le braccia verso la luce divina che lo investe.

La caduta di San Paolo di Caravaggio

Caravaggio, Conversione di san Paolo, Cappella Cerasi in Santa Maria del Popolo, Roma – Photo Credits: web

Lo sforzo visibile degli anonimi aguzzini che issano la croce, lo smarrimento di Pietro, il turbamento di Paolo riverso a terra ed abbagliato dalla luce del divino, il lieve scalpitare del cavallo: tutto concorre ad imprimere quell’eccezionale e brutale realismo di cui Caravaggio è maestro.   Alla bellezza dei colori ed alla naturalezza espressiva dei personaggi raffigurati nell’Assunzione della Vergine di Carracci, si contrappongono i violenti contrasti cromatici e la nuda verità delle tele di Caravaggio. La Cappella Cerasi si configura, così, come uno scrigno dell’arte italiana, occasione unica ed irripetibile per osservare da vicino l’instaurarsi di un dialogo intenso fra due dei più insigni rappresentanti della pittura a cavallo tra Cinquecento e Seicento.

I CONSIGLI LETTERARI DI UNA GUIDA TURISTICA A ROMA

Cosa legge una guida turistica? Cosa potrebbe consigliare una guida turistica ai propri turisti e amici?

 

Provate, come faccio io, a conoscere Roma attraverso le fragranti pagine di un libro...