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Gianluca Pica
Di Roma si dicono tantissime cose ma, probabilmente, tra gli aspetti più idolatrati dell'antica civiltà romana c'è l'esercito. I legionari, i centurioni, gli ausiliari, i barbari. Tutti hanno concorso, per secoli, a portare l'Urbe dall'essere un primitivo villaggio abbarbicato su colli vicino ad un fiume alla Caput Mundi, la Capitale del Mondo, la città più potente di tutte. La storia di Roma si può leggere anche come una serie di conquiste militare, una serie di assimilazioni di nuove terre, di distruzione dei nemici, di vittorie ma anche di sconfitte. Con questo libro si può ripercorrere non tanto la storia militare dell'Urbe ma ciò che la rese potente: l'arte della guerra.
L'autore, un professore di Storia Bizantina, ci dice come i Romani vivessero per la guerra. Sin da piccoli i maschi erano abituati a pensare alle armi, a sentirsi cittadini ma anche soldati, uomini che dovevano essere pronti a sacrificare anche loro stessi per il bene della patria. Con questo bellissimo libro si può entrare nella mente degli antichi Romani, nelle motivazioni culturali ed umane che li spingevano ad entrare continuamente in guerra. Una guerra, ovviamente, che poteva avere diversi obiettivi: economici, sociali, religiosi.
Il testo è scorrevole e ricchissimo di esempi, grazie ai quali si può comprendere più in profondità alcuni degli episodi che hanno fatto la storia di Roma. C'è un'analisi delle sconfitte più rovinose subite da Roma, delle vittorie più eclatanti, delle tecniche di guerriglia, di assedio o assalto. Di come gli antichi Romani amassero combattere in campo aperto, ma anche di come riuscirono a modificare, nel corso dei secoli, il modo di stare sul terreno di battaglia. Una evoluzione continua, un cambiamento dell'equipaggiamento, delle tattiche e strategie di guerra, date anche dall'osservazione del nemico.
Questo è un saggio vero e proprio ma, allo stesso tempo, può anche essere affascinante comprendere al meglio tutto il mondo che c'è dietro una guerra. Non basta dire Roma ha vinto questa o quella battaglia, poiché può essere molto utile capire come essa sia avvenuta, cosa accadeva dietro le quinte. Da Giulio Cesare a Scipione l'Africano, sino a vari imperatori o personaggi secondari, il libro può essere adatto a tutti, con un linguaggio chiaro e scorrevole.
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