Il Triclinium Leoninum è un curioso nicchione decorato a mosaico che fa bella mostra di sé vicino alla basilica di San Giovanni in Laterano a Roma. Il motivo di tale collocazione? Presto detto! Tale abside era la punta di diamante dell'antica (e maestosa) sala dei banchetti del celebre Patriarchium, la prima sede del papato che oggi corrisponde a Palazzo Lateranense (a fianco della basilica, e là dove furono firmati i Patti Lateranensi). Sicuramente la memoria storica del Patriarchium è ancora molto forte, poiché fece da sfondo a numerosi eventi, e soprattutto ebbe nuova vita nel corso del papato di Leone III, pontefice che visse a cavallo del IX secolo e che è celebre per aver personalmente incoronato Carlo Magno come imperatore del Sacro Romano Impero.

Il pontefice, seguendo il modello dei triclini greco/romani, realizzò una immensa sala per banchetti, adornato da piccole absidiole decorate, da divanetti utili per mangiare e discutere stando semisdraiati su un braccio, una grande vasca in porfido rosso e, appunto, questa splendida abside che ancora oggi possiamo ammirare. Dobbiamo anche ritenerci fortunati se, dopo così tanti secoli, questo mosaico è ancora ben visibile e conservato, soprattutto se si pensa a quanto l'intero complesso dell'antico Patriarchium ​sia stato in parte abbandonato, o comunque non più considerato, sin dal momento in cui, nel XIII secolo, la corte pontificia si spostò in Vaticano. Mi piacerebbe davvero poter andare indietro nel tempo e vedere il grande salone in tutto il suo splenore, avendo la possibilità di concepire uno degli spazi più importanti dell'antica, ed ufficiale, sede del papato a Roma. Sasrò pure una guida turistica locale nella Città Eterna, ma anche per me fantasticare su ciò che era è un esercizio molto stimolante.

Tornando a noi ed al nostro mosaico in esso troviamo un Cristo tra gli Apostoli (al centro), Cristo che consegna le chiavi a San Pietro ed il vessillo con la Croce a Costantino (a sinistra), e San Pietro che dà il vessillo a Carlo Magno ed il pallio al Papa Leone III (a destra). La volontà politica era chiara: solo Cristo ed il suo Principe (San Pietro) e di conseguenza la Chiesa tutta può fare da collante tra i diversi poteri terreni (Impero, Santa Sede e Sacro Romano Impero). Legittimazione del proprio potere, in un certo senso. Ma altre sono le curiosità, come la presenza di 11 Apostoli (manca infatti Giuda, il traditore), e la straordinaria importanza data a San Pietro, posto alla destra di Gesù. La sua veste, che sembra colpita da una folata di vento, va a coprire il vuoto lasciato dalla figura mancante, mentre il fatto che il Principe degli Apostoli stia impugnando una croce dimostra, una volta di più, quanto in questo mosaico la figura di San Pietro dovesse essere considerata quasi centrale e degna di nota. Dopotutto lui è la Chiesa incarnata, quella chiesa che, mediante la scritta ​Pax vobis, vuole da una parte affermare di volere sempre e solo la pace, aggiungengo però che a lei a poterla garantire in quanto è l'unica ad essere investita del potere, soprattutto politico, necessario.

Da dire, infine, che l'attuale posizione del Triclinium Leoninum deriva dalla risistemazione dell'area attuata nel '700, figlia di una ben più ampia ristrutturazione avvenuta già con Papa Sisto V alla fine del '500, quando fece demolire il vecchio Patriarchium per costruire il nuovo, ed attuale, Palazzo Lateranense. Difatti il mosaico di questa grande nicchia, notevole già solo per dimensione, nonché per la molteplicità dei personaggi e per i svariati messaggi lanciati, si presenta comunque con i suoi restauri settecenteschi. Nonostante questo, però, abbiamo la straordinaria opportunità di poter vedere con i nostri occhi, come fanno migliaia di romani giornalmente passando in zona con la macchina, un testimone diretto dell'inizio di quel periodo turbolento che, sin dal IX secolo d.C., a fasi alterne vide il Sacro Romano Impero e la Chiesa di Roma lottare per il prestigio e per il potere temporale sull'Europa...