Oggi vorrei parlare della straordinaria area sotterranea situata al di sotto della Chiesa di Santa Maria in Via Lata, lungo Via del Corso. La prossima volta parlerò nello specifico dell’apparato decorativo scoperto nel corso degli scavi archeologici e della tradizione religiosa del luogo, mentre oggi vorrei concentrarmi sull’evoluzione storica e topografica della zona, utile a capire quanto, a volte, sia difficile a Roma stabilire cosa ci fosse migliaia di anni fa.
Oggi, infatti, al di sotto della chiesa è possibile visitare sei piccoli vani, disposti su due file di tre, più un settimo vano un poco più grande degli altri. Tali vani furono ricavati nel corso del IV secolo da un’area porticata che presentava quattro file di colonne che andavano a formare tre navate (come si vede in foto), con quella centrale più larga delle due laterali. Quale era la funzione di questa zona porticata? Ancora oggi non lo sappiamo... Forse vi erano delle tabernae, forse una struttura avente un tetto utile per ripararsi dalla pioggia, per concludere affari o chissà cos’altro. Addirittura è probabile che i due lati corti fossero chiusi da un muro che chiudeva le arcate dei pilastri. Poi, nel IV secolo appunto, alcuni vani furono ricavati da questo grande portico. A cosa servivano? Non si sa... Si pensò a degli horrea, cioè dei magazzini, ma la probabile presenza di un mezzanino (quindi di un piano rialzato), fa pensare al fatto che i vani fossero dei piccoli negozi con, sopra, le case dei proprietari.
Solo nell’VIII secolo d.C. si comincia a parlare, nei documenti, di una vera e propria diaconia. Queste stanze sarebbero diventate, ufficialmente, un luogo per il culto cristiano sotto Papa Sergio I, ed alcuni affreschi lo testimoniano. La lunga storia prosegue con l’edificazione di una vera e propria chiesa nell’XI secolo, un rifacimento completo sotto il pontificato di Alessandro VI Borgia alla fine del ’400 (fatto male per la troppa fretta), per arrivare poi all’attuale chiesa seicentesca posta sopra l’area sotterranea. Un luogo che avrebbe a che fare con San Luca, San Paolo, San Pietro... (il resto lo scoprirete la prossima volta)